Attività extralberghiere in Val di Vara: cosa è cambiato negli ultimi cinque anni. La scommessa del GAL

E’ indubbio come il tema della ricettività extralberghiera sia al centro dell’interesse di associazioni di categoria e media soprattutto a fronte dell’approssimarsi della nuova stagione del GAL .
Crediamo che fra i compiti del Consorzio “Il Cigno” rientri quello di sviluppare analisi sull’andamento del turismo all’interno della provincia della Spezia con particolare riguardo ai propri consorziati favorendo al tempo stesso l’idea di una rete contro la frammentazione degli interventi e gli egoismi localistici .
Per fare questo abbiamo utilizzato dati ufficiali la cui fonte è la stessa Regione Liguria e più precisamente il Settore Servizi Turistici Territoriali della Spezia , quello che un tempo era l’Assessorato al Turismo della Provincia .
Per un raffronto corretto abbiamo pensato al quinquennio 2010/2015 . Arco temporale non casuale , anzi interessato da una alluvione alla fine del 2011 che ha lasciato aperte ferite non ancora del tutto rimarginate . Cosa è accaduto effettivamente ?
Vediamo di analizzare la situazione in rapporto al dato provinciale .
Partendo dal Comune della Spezia si evidenzia un salto quantitativo delle strutture extralberghiere e dei posti letto impressionante nonostante la crisi , frutto della vicinanza con le Cinque Terre che hanno svolto una azione di traino importante . Nel 2010 le strutture in attività risultavano 97 , salite nel 2015 a 153 , mentre i posti letto da 804 sono balzati a 1140 dopo una temporanea stasi nel 2012 a seguito presumibilmente degli eventi calamitosi che interessarono parte della provincia spezzina con ripercussioni negative non esclusivamente sulle aree interessate alla alluvione .
A Levanto , dalle 48 strutture e dai 486 posti letto del 2010 , si è saliti rispettivamente ai 71 e 680 del 2015 con un positivo trend .
In Cinque Terre il risultato migliore è di Monterosso al Mare che , nonostante alluvione e criticità conseguenti , è passato rispettivamente da 50 esercizi e 403 posti letto del 2010 a 60 esercizi e 466 posti letto del 2015 .
Sostanzialmente stabile il dato del Comune di Riomaggiore che da 205 esercizi e 891 posti letto del 2010 ha visto un leggero decremento a 179 esercizi e 832 posti letto alla fine del 2015 . Più contenuta la flessione di Vernazza per quanto interessata alla alluvione del 2011 che da 152 esercizi e 658 posti letto scende rispettivamente a 148 e 643 .
L’analisi della Val di Vara mette in luce , ma solo in parte , l’effetto negativo del 2011 , che va ad interessare in particolare i Comuni di Borghetto di Vara e Brugnato mentre a Pignone e Rocchetta di Vara non si registrano variazioni significative .
Buono invece l’andamento in alcuni Comuni ed in particolare Beverino , Calice al Cornoviglio e Maissana . Stabile e saldamente in testa nella classifica dei posti letto Varese Ligure mentre in leggera flessione ma con tendenza a graduale recupero appaiono Bolano , Follo , Riccò del Golfo , Sesta Godano e Zignago .
Di seguito viene riportato il quadro analitico Comune per Comune ed a parte Vezzano Ligure che fa parte del Consorzio con un trend positivo nell’ultimo quinquennio .
In conclusione l’andamento dell’offerta turistica extralberghiera risente di una sostanziale stasi dopo la spinta positiva determinata alcuni anni orsono da progetti di ospitalità diffusa che hanno interessato aree specifiche della valle come nel caso dell’Alta Val di Vara dove l’incremento ha interessato soprattutto il territorio di Maissana .
Il futuro potrà portare a risultati incoraggianti solo ed in relazione ad una azione di sistema ed alla creazione di una effettiva rete in grado di far crescere il turismo in modo omogeneo recuperando le situazioni di debolezza. Il flusso turistico in valle dell’ultimo biennio incoraggia tale impostazione con un andamento positivo delle presenze soprattutto straniere .
Riteniamo , per concludere , che una occasione importante e difficilmente ripetibile sarà rappresentata dalla nuova programmazione del Gal della provincia della Spezia che ha fra i suoi obiettivi strategici , fra l’altro , il turismo sostenibile ed i sistemi produttivi locali fra i quali rientra l’agricoltura di qualità con le relative filiere .