CORSO DI FORMAZIONE DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE SULLA CREAZIONE E LAVORAZIONE DI PELLI E FILATI DALLA PREISTORIA ALL’ETÀ ROMANA

DURATA 2 GIORNI
25 E 26 FEBBRAIO 2017 – La Spezia
Il corso è rivolto ad archeologi, studenti di Scienze Umanistiche e Naturali, insegnanti, operatori museali, guide archeologiche, naturalistiche, ambientali o turistiche, operatori culturali o semplici appassionati.
PROGRAMMA
25 febbraio ore 9.30-12.30
Imparare a divulgare sperimentando: la borsetta dello scheggiatore
Docente: Edoardo Ratti
Introduzione sulla divulgazione delle tecniche di sperimentazione su materiali in uso nella Preistoria.
Realizzazione di un semplice strumento litico tramite percussione diretta che verrà utilizzato per realizzare una protezione in pelle per il palmo della mano. Verrà consegnato ad ogni partecipante un ritoccatore protostorico con il quale si costruirà un bulino in selce. La pelle della borsetta, consegnata già tagliata, verrà rifinita stondando i bordi con la scheggia. Con il bulino poi si forerà la pelle per far passare fettuccia, tracolla e alamaro, che sarà preparato partendo da un rametto di legno. Infine si realizzerà una tracolla usando gli avanzi di pelle. La borsa finita avrà indicativamente le misure di circa 20×15 cm e potrà essere utilizzata per contenere tutti gli utensili adoperati per la sua realizzazione. A conclusione breve test di divulgazione su una fase a scelta del lavoro compiuto.
pausa pranzo
Ore 14.30-17.30
Dal filo al tessuto: laboratorio sugli aspetti dell’arte della filatura e tessitura nel mondo antico
Docente: Franco Mastrovita
Questo laboratorio, dimostrativo-pratico, intende essere un’introduzione al complesso e variegato mondo della filatura e tessitura nel mondo antico e non solo.
Ripercorrendo le tracce archeologiche e seguendo poi le ricerche etnoantropologiche, si riesce ad ottenere un quadro d’assieme estremamente interessante.
LA FILATURA Introduzione all’argomento con ‘escursione fotografica’ di immagini, dal passato al presente, sugli aspetti della filatura.
Seguirà l’indagine sulla materia prima, con indicazioni generali sul tipo di fibre, vegetali e animali, e la loro preparazione alla filatura. Sarà poi la volta delle attrezzature: fuso, filatoio indiano a ruota manuale e filatoio europeo a ruota a pedale. Particolare ampiezza di trattazione, vista la fondamentale importanza tenuta nel mondo antico, sarà data al fuso nelle sue molteplici varietà tipologiche. Durante le spiegazioni sarà data dimostrazione pratica sui modi d’impiego del fuso e dei filatoi a ruota (tecnica di filatura e posture). Il laboratorio terminerà con le prove pratiche individuali. Ad ogni partecipante verranno consegnati: un fuso e fibre di lana e di canapa, potrà così esercitarsi, con l’assistenza del conduttore, nella tecnica della filatura (fuso e fibre resteranno di proprietà degli intervenuti). Oggetti originali e riproduzioni saranno a disposizione dei presenti per consultazione.
26 febbraio ore 9.30-12.30
Dal filo al tessuto: laboratorio sugli aspetti dell’arte della filatura e tessitura nel mondo antico
Docente: Franco Mastrovita
LA TESSITURA Introduzione alla seconda parte con “escursione fotografica” di immagini, dal passato al presente, sugli aspetti della tessitura.
A seguire l’esame di alcune peculiarità tipologiche dei telai, partendo dalla più evidente: verticale e orizzontale; al possedere una struttura di sostegno importante o praticamente inesistente (es. telai verticali a pesi, telai orizzontali a cinghia).
Sarà quindi il momento di dare nome alle loro parti costitutive e accessori:
subbio, licci, passo, spola, spada, pettine. Particolare attenzione verrà data al telaio verticale a pesi, di cui rimangono frequenti testimonianze archeologiche. Si passerà poi ai sistemi, e agli schemi, di preparazione dell’ordito, ovvero a quel lavoro che viene chiamato: rimettaggio o armatura del telaio, basilare per la realizzazione dei diversi tipi di tessuto: tela, saia, raso. Verrà quindi messo a disposizione di ognuno un telaietto semplice da cintura (costituito dal solo ordito tenuto teso tra cintura e un punto fisso), preparato a doppio ordito, con cui si potrà, con l’assistenza del conduttore, tessere una fettuccia decorata a proprio gusto (il prodotto della prova resterà di proprietà degli intervenuti). Oggetti originali e riproduzioni saranno a disposizione dei presenti per consultazione.
Pausa pranzo
Ore 14.30-18.30
Andare a tavoletta: la tecnica del tablet weaving tra età del Bronzo e alto Medioevo
Docente: Anna Rozzi
Tra le tecniche di tessitura quella definita “a tavolette” è senza dubbio una tra le più affascinanti; ancora non è del tutto certo il momento della sua comparsa, ma è stata utilizzata per almeno 2500 anni nella creazione di bordi e nastri ornamentali.
Durante il corso, dopo una breve presentazione PowerPoint riguardante testimonianze archeologiche, si apprenderanno i sistemi di preparazione e numerazione delle tavolette, il senso di inserimento dei fili colorati (senso S o senso Z), le rotazioni in avanti e all’indietro delle stesse e l’impiego di schemi di progettazione (“messe in carta”) per realizzare specifici motivi.
Saranno mostrati i telai di tipo rigido e da cintura ed il sistema di caricamento del filo di trama su una spoletta che farà funzione di battitore.
I partecipanti potranno sperimentare la tessitura con un telaio rigido ed una dotazione personale di otto tavolette e trentadue fili, realizzando una fascia con decorazioni di base (greca, losanga, losanga doppia, spina di pesce, ecc.). Gli elaborati e le tavolette rimarranno di proprietà del partecipante.
INFO
Il corso sarà attivato soltanto nel caso sia raggiunto il numero minimo di partecipanti. Il numero massimo di partecipanti previsto è di 25. Necessaria prenotazione.
Il costo di iscrizione è di € 130,00 e include le lezioni, le attività pratiche, i materiali utilizzati e gli elaborati che verranno portati a casa.
museodelcastello.spezianet.it;
sangiorgio@laspeziacultura.it; annanancy.rozzi@comune.sp.it
tel. 0187/778544 e chiedere di Anna Rozzi e Donatella Alessi